L’Associazione, in collaborazione con la Casa Circondariale Gozzini di Firenze, svolge dal 2012 un progetto, denominato “Il mio campo libero”, con la partecipazione dei detenuti del carcere. Il progetto si articola in due laboratori che negli anni si sono consolidati ed ampliati.
Il laboratorio di coltivazione delle aromatiche
Le aromatiche vengono coltivate dai detenuti, con la guida di un agronomo, all’interno dei terreni posti nell’intercinta del carcere. La coltivazione viene eseguita con tecniche sostenibili ed a oggi la produzione in atto è costituita da: basilico, prezzemolo, timo, erba cipollina, finocchio selvatico, salvia, rosmarino, menta, melissa, nepitella oltre che fiori eduli. Le aromatiche in parte vengono utilizzate nella mensa del carcere ed in parte offerte ai Soci dell’Associazione (bar, ristoranti, privati, etc.) che contribuiscono con donazioni. Con i detenuti che partecipano al progetto si applica una sorta di “formazione permanente”, attraverso la quale i “detenuti senior” passano ai nuovi detenuti che si aggiungono al primo gruppo, le conoscenze acquisite.
Il laboratorio di realizzazione di vasi, portacandele da materiali riciclati
Dal 2016 è iniziato un secondo laboratorio, che a differenza del precedente si svolge all’interno delle mura del carcere, finalizzato alla realizzazione di una linea di arredi da giardino (vasi, portavasi e portacandele) fatti con materiali riciclati: barattoli di latta dei pomodori e del tonno, provenienti dalla mensa del carcere. Vengono anche realizzati profumatori, assorbiodori e kit per la semina con l’utilizzo delle aromatiche prodotte nel primo laboratorio. Con queste attività si intende anche creare connessioni tra i detenuti “fuori” e quelli “dentro” in modo che, pur avendo condizioni carcerarie diverse, abbiano comunque un obiettivo comune.
Dal 2020 è iniziato un laboratorio per la sezione femminile del carcere di Sollicciano di Firenze dedicato alla realizzazione di orto biologico.